" L'ex spia russa, Aleksandr Litvinenko, è grave in un ospedale londinese. L'uomo (...) è stato avvelenato. Sul suo caso indaga la direzione antiterrorismo di Scotland Yard. Da ieri la spia è stata posta sotto sorveglianza e protezione della polizia. Litvinenko, un ex colonnello dei servizi segreti russi Fsb (eredi del Kgb sovietico) critico del presidente Vladimir Putin, è stato avvelenato il primo novembre a Londra, a quanto sembra con tallio, un metallo letale anche a piccole dosi. Persone a lui vicine - tra le quali uno dei più celebri transfughi del Kgb in Occidente, Oleg Gordievski - hanno denunciato il coinvolgimento dei servizi russi nell'avvelenamento, accusa che Mosca smentisce."
La Repubblica
Non so perché, ma leggere di queste scaramucce da pseudo guerra fredda mi intristisce.
So che è un grave errore, ma non riesco a coglierne la serietà, l’importanza, la drammaticità, se vogliamo (c’è pur sempre un disgraziato moribondo in un letto d’ospedale).
Sono lontani i bei tempi (ognuno dia all’aggettivo l’interpretazione che preferisce) della CIA e del KGB, dei rifugi atomici e “dei porci in una baia”.
Quello che ne resta ora è lo squallido scenario di un’operetta da quattro soldi.
Manca di classe.
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