20 novembre 2007

Disciplina

girishtatke


Si guarda vivere il susseguirsi dei giorni, a zig zag su un calendario sempre più scarabocchiato.
Si sveglia, viaggia, lavora, parla, mangia, respira a cavallo di pensieri frastornati, mentre il tempo passa a mucchi e la coglie ogni tanto la sensazione di essersi persa qualcosa.
Il suo futuro è in costruzione e ogni tanto morde il freno.
Deve aspettare che questa nuova vita prenda la forma giusta, come una scarpa nuova, e ci si stia talmente bene dentro da poterci anche ballare. Per ora si zoppica un po’.

Se solo potesse liberarsi dell'orologio.

31 ottobre 2007

Mangiare con gli occhi

Per lungo tempo ho nutrito la mia insicurezza con la ricerca della perfezione in chi mi circondava.
Sempre speciali le vite degli altri. I volti più belli, i gesti puliti e mai goffi.
Grandi talenti, la risposta sempre pronta, l’ambizione a volare alto.
E io a tenermi stretto quello che avevo, che desideravo davvero, con la sensazione che a volte non fosse abbastanza.
Che non ci fosse magia.
Ho cercato la magia, per tanto tempo, spiandola, credendo di vederla dietro a ogni angolo, ad accompagnare anche chi non se la meritava. E spesso mi chiedevo cosa ci fosse in me di così strano, o buffo da farla scappare via da me.
Non so cosa è cambiato, cosa è diverso adesso. Sono sempre la ragaza con gli occhiali che ogni tanto si scopre ad invidiare una mano che gesticola, il suono di una risata, tutte quelle avventure che non mi capiteranno mai.
Ma credo di averla trovata, un pò di magia in me. Forse proprio quando ho smesso di cercarla.

Nei miei occhiali ci sono io. Anche quando non li porto e chiudo gli occhi al sole, godendomi l'assenza di quel lieve peso sulla faccia.
Tutta l'Ilaria che potrete mai conoscere sta lì.

29 ottobre 2007

Ode al portapranzo



In quei pochi centimetri quadrati che porto con me tutte le mattine c’è il fulcro di tutta la mia giornata lavorativa, lo spartiacque fra la mattina indaffarata e il pomeriggio sonnolento, fra la fame delle 13 e la sazia rilassatezza della 14.30.
Inserisco la segreteria telefonica, metto a tacere la posta elettronica, e fiondo la sacra vaschetta nel microonde.
Cosa mi divorerò oggi?
Sola o in compagnia allestisco la postazione – tovaglietta, posate di plastica che fanno molto fantozzi, acqua e dolcetto, che non manca mai.
E’ uno dei miei piccoli rituali personali, e sciagura a chi osa interromperlo.
Chissà perché per tanto tempo, qualche lavoro fa, ho sempre rifiutato le premure materne che mi offrivano in continuazione pranzetti casalinghi.
Forse non avevo ancora trovato il portapranzo giusto: c’è stato quello di plastica bianco e rosso, grande quanto un cappello a cilindro, e poi quello di metallo, a forma di disco volante, e una nutrita serie di contenitori improvvisati di varie fogge e colori.
Ora sono in fase parallelepipedo, e la cosa sembra funzionare.

Cosa ci sia poi dentro il portapranzo beh .. è tutta un'altra storia (e un altro post).

26 ottobre 2007

"Chiama il supporto"

Scusate la prolungata assenza, ma imparare ad usare una sfilza interminabili di sistemi informatici mi sta facendo impazzire.
Giuro che se incontro un programmatore, uno qualunque, lo eleggo capro espiatorio ufficiale, e sfogo su di lui tutta la mia frustrazione.

18 ottobre 2007

"Scrivimi fermo posta"

Piccolo delizioso capolavoro, rispolverato e gustato con piacere.
Ovvero, come mi rilasso dopo una dura giornata di lavoro in compagnia di un giovanissimo James Stewart.
La storia, per chi non lo sapesse, è delle più romantiche: ci si incontra, ci si detesta, ma in realtà ci si ama, perché si ignora la vera identità dell’altro.
Deve essere piaciuta molto anche a Nora Ephron se ha deciso di adattarla ai tempi moderni, et voilà, ecco C’è posta per te, che a parte un Tom Hanks paurosamente imbolsito, è un gioiellino.
E allora viva i rapporti epistolari, le lettere, le e mail, le caselle postali – reali o virtuali – il piacere di riconoscersi grazie ad un libro e a un fiore nell’occhiello, i battibecchi e infine i baci mozzafiato.
Evvai, che oggi mi sento appassionata.

15 ottobre 2007

Alzati, che si sta alzando



Questa mattina pensavo.
Sembra proprio che i momenti migliori per le mie sinapsi siano le ore di viaggio, andando e tornando, sui treni affollati e gli autobus in ritardo.
Gli auricolari incollati ai padiglioni, un buon libro fra le mani, e il cervello che ogni tanto cambia strada e segue percorsi improvvisi e scoscesi.
Gli occhi si staccano dalle parole sulla carta e cominciano a cercare qualcosa fuori dal finestrino, e quando sembrano averlo trovato rimangono agganciati lì per un pezzo. E ogni angolino del mio corpo quasi li segue a ruota, assorto, concentrato, tutto preso nella ragnatela di quel pensiero. Poi mi sveglio da quel torpore e continuo il mio viaggio, riprendo familiarità con la musica, quel libro, quel treno su cui cerco di rimanere in piedi, la meta che mi aspetta - assonnata per la sveglia o stanca per la giornata appena conclusa.

Dunque, stamattina pensavo.
Che è bello sentirsi partecipi della vita civile del proprio paese.
Leggere, chiedere di politica, informarsi, incuriosirsi, emozionarsi per i successi, infervorarsi per le sconfitte e i disaccordi.
Sfoglio il giornale, e leggo di cose che conosco, che voglio conoscere, di cui voglio far parte, nel mio piccolo, con quel poco che posso portare con me.


Ieri c’è stata una bella festa. Abbiamo partecipato in tanti, con speranza, con fiducia.
Non deludeteci.

12 ottobre 2007

Prova!

Primo tentativo.
C'ho pensato parecchio (e anche un pò di straforo, visto che sono in ufficio..) e anche se non mi sento completamente appagata direi che sono abbastanza soddisfatta.
Ma non escludo altre variazioni ...

10 ottobre 2007

.. mi sa che scatta ...

Ci sto pensando.


Mi sa che lo cambio un pò, 'sto blog.
Se sopravvivo al corso di formazione di domani quasi quasi venerdì mi diverto a smanettare ...
Tenetevi pronti.

08 ottobre 2007

Squalo o Baywatch?


















Dopo aver assistito alla seconda edizione del Red Bull Flugtag a Roma (nonostante gli agenti atmosferici ci fossero avversi..tutti, letteralmente) sto seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di partecipare alla prossima gara.
Non mi piace volare, non ho alcuna creatività e sono una gran fifona..e allora, perchè non buttarmi?
Il cervellino mio e di qualcun altro di mia conoscenza (che d'ora in poi potrei anche chiamare Er Tessile, vista la notevole abilità nello scegliere il tessuto giusto per ogni temperatura....) hanno già cominciato a lavorare alacremente. E di certo trovare un team disposto a rischiare l'annegamento sarà un gioco da ragazzi.
Dopo quello che abbiamo visto ieri non potevamo non essere stuzzicati dall'idea di renderci ridicoli di fronte a migliaia di persone ....
E per chi non era presente suggerisco di non perdersi la prossima edizione .. se davvero ci prende bene potreste trovarci fra i concorrenti!

P.S. Visto che come al solito ho dimenticato la macchina fotografica, ho preso "in prestito" le immagini da qualcun altro .. quindi, grazie a cinico 75, vocenarrante e tripolitano1.

04 ottobre 2007

Favola metropolitana

angus_stewart

Questa mattina alla stazione di ostia mi ha fatto visita un delizioso pendolare.
Un piccolo uccellino si è posato quasi distrattamente sulla banchina, vicino ai miei piedi che si muovevano al ritmo della musica, in paziente attesa del treno delle 7.21.
E’ rimasto lì fermo, composto e concentrato, come qualsiasi altro viaggiatore. Chissà, forse anche un po’ assonnato – la sveglia alle 6.30 si fa sentire un po’ per tutti.
Forse per questo non si è accorto di essersi posato oltre la linea gialla.
“Stia attento” – gli ho sussurrato – Questa è una della prime cose da imparare quando ci si muove con i mezzi pubblici…”
Ma non ho potuto terminare il cortese avvertimento: la stentorea, gracchiante voce del microfono ha ricordato a tutti noi passeggeri di non oltrepassare la linea gialla.
Che umiliazione per il povero uccellino. Una ramanzina così brusca davanti a tutti.
“Non se la prenda – ho cercato di consolarlo – Magari non ce l’aveva con lei..”. Ma non ha voluto sentire ragioni. E’ volato via senza neanche salutare.
Peccato. Quattro chiacchiere in treno fanno sempre piacere.

28 settembre 2007

Cookies

PeteWilliams


.. e poi ...

.. e poi da una serata come le altre, che ti senti stanca, assonnata, e ti sei infilata in una comoda tuta per andare a fare 4 chiacchiere con qualcuno, e sgranocchi biscotti al cioccolato e ascolti e parli e ridi ...

.. e da una serata come questa escono fuori sorprese come da un cappello a cilindro, e ti raccontano sorridendo del regalo che avevano pensato per te, solo per te, e di come è stato progettato, organizzato, costruito come una fitta rete tutta intorno e tu come una scema che non l'avevi capito ..

.. e sempre come una scema rimani lì seduta a bocca aperta mente ti svelano i dettagli del diabolico piano, di una finta laurea, di telefonate nascoste, di partenze all'alba e di un concerto a sorpresa .. e poi di un lavoro arrivato all'improvviso, e allora i cervelli lavorano, le meningi si spremono, ma niente una soluzione non si trova, come ce la portiamo a Torino che poi il giorno dopo deve andare a lavorare, e poi sta in prova, 2 giorni di permesso non glieli danno, e mò che ci facciamo co' sti biglietti, e che ne so, non li posso vendere ...

.. e continuano a sorridere mentre te le raccontano, tutte queste cose, e tu e la tua bocca aperta state ancora lì, e ti sembra incredibile che queste persone ti vogliano così bene da pensare, anche solo pensare, una cosa del genere, e mantenere il segreto, reggere il gioco, non tradirsi per 2 mesi e poi continuare a sorridere, anche se la sorpresa non è venuta, al concerto dei Police non ti ci possono portare, e i biglietti non riescono a venderli, e a te non esce neanche una parola davanti ai loro sorrisi.
E ti rimane in bocca il sapore di quei biscotti, sono così dolci.


Mandalay

FREE BURMA!!!

23 settembre 2007

02/05

Oggi ho svuotato la cabina.
Quella minuscola casetta che ci ha ccompagnato durante un'estate decisamente sfavillante.
E mi è preso un magone ..

"Hai preso tutto?"
"Costumi, asciugamano ... i racchettoni?"
"Presenti .."
"Mamma mia, ora che è vuota sembra così grande .."

Quell'orribile adesivo rosa (che ancora non abbiamo capito chi l'ha portato .. tu Pavone?), l'attaccapanni sbilenco (Ciò, tu mi puoi capire .. "Ho finito il lavoro!!"), il materassino dell'A.S. Roma, le carte per le partite a Machiavelli e il mio orribile beauty rosso ..

Non ditelo a nessuno .. ma mi sa proprio che sto diventando una sentimentalona ...

20 settembre 2007

P. A. n.5

Ok.
Domani si comincia.
Mi rimbocco le maniche, metto in moto il cervello e carico un pò di note sul lettore .. per cominciare bene la giornata.
Eccone un assaggio.


"I am Looking through you" the Wallflowers

"Perchè una ragazza di oggi può uccidersi" Baustelle

"Little boy sayin'" the second grace

"I am only sleeping" the Vines

"Amèlie OST" Yann Tiersen

"Per Elisa" Alice

"1973" James Blunt

"Yo George" Tori Amos

"Il bacio sulla bocca" Ivano Fossati

18 settembre 2007

Next

Cenerentola ha trovato lavoro.

(Forse le scarpette rosse hanno portato fortuna.
Si caso umano, hai ragione. Mi sento molto Dorothy.)

12 settembre 2007

Cenerentola


.. e se l'immane sfiga nella mia ricerca di un lavoro dipendesse dalle buffe scarpe rosse che mi ostino a mettere per i colloqui?
(e che oltetutto mettono in evidenza le famigerate "gambe a colonna" ereditate da nonna Anna ... dannazione...).

10 settembre 2007

A chi tocca?

Moochin Photoman

Il tavolino in legno scuro che ho vicino al letto è sempre pieno di zeppo di cose.
Di libri, principalmente.
Seguendo logiche rapide e precise pile di volumi in perenne movimento stazionano per brevi o lunghi periodi in attesa di essere divorati, a volte anche contemporaneamente (e alcuni di mia conoscenza si fanno certe risate ... capre!!!).
E' un flusso costante, disordinato, anarchico, avventuroso.


Tutto questo per informarvi su quanto è in sosta al momento sul mio comodino.


"Un filosofo al cinema" Umbero Cori


"Il padrino" Mario Puzo


"Ottavia" Liliana Madeo


"Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" Philip K. Dick


"Tre bravi ragazzi" Federica Sciarelli


Ho l'acquolina in bocca.

05 settembre 2007

Milonga


Se ne sta seduta di fronte a quella pista traballante, affacciata sul Tevere.
Guarda assorta le coppie strette in un tango d'altri tempi, e riesce a malapena a sentire quello che dicono i compagni vicino a lei.
La folla del sabato sera le passa davanti, è difficile continuare a tenere gli occhi fissi sui ballerini - di ogni età, incerti sui loro passi, ma concentrati e così felici - ma non riesce a staccare lo sguardo.
"E' bellissimo" non può fare a meno di pensare.
Con tutte quelle luci, che sembra quasi Natale, e la notte piena di stelle, e lo scricchiolio del legno sotto decine di piedi appassionati, e quella musica.
"Mi piacerebbe ballare così" sussurra, e non sa se l'ha detto agli amici seduti con lei o a se stessa.
Lei non balla mai. Non ne è capace. Ma adesso che è lì le sembra così facile.
Alzarsi in piedi, salire su quella pedana affollata e seguire le note, come se non avesse mai fatto altro in tutta la vita, come se la sua vita fosse in quella musica, in quella danza, in quella notte.

30 agosto 2007

"Il ricordo che porta e il ricordo che lascia"

by Petra

Tre giorni fa.
E dieci anni fa.
Ora me ne sto seduta qui e ti penso un pò.
Mamma mia, quante cose avrei voluto chiederti, quante cose di cui parlare.

Arrivo sempre troppo tardi.

28 agosto 2007

Bistrò n. 30

Niente da fare, non c’è spazio.
I cieli, gli scorci, le luci che ho visto sgomitano nei miei occhi per trovare posto, ma posto per tutto non c’è e allora scivolano sulle guance, sul naso, lungo il collo.
I muri, i giardini che ho toccato si aggrappano alle miei mani, gli odori cercano di arrampicarsi sulle narici, le orecchie si dilatano per far star comodi i fischi della metrò e il fruscio delle r.
Ce l’ho sulla pelle, tutte queste cose, e un milione di docce bollenti non le porteranno via.
Per fortuna.













E allora .. mercì.

.. a quel prato sotto la schiena e a tutte quelle luci davanti agli occhi, che una cosa così bella non l’avevo mai vista.

.. alle fontane che cantano Haendel e a quel sole spuntato quasi per miracolo nel cielo di Versailles.

.. a tutti quei pardon che ancora adesso mi escono fuori come se fossi ancora lì.

.. a David e a Flavia, per i muffin al cioccolato e le risate.

.. a Claudia e a Giovanni per l’ispirazione .. “Togli quel piede!!”.

.. ai colori delle vetrate di Saint Chapelle.

.. a quel delizioso flan mangiato in due su una panchina di Monmartre.

.. alle barchette in affitto nei gardini delle Tuileries.

.. a tutti gli scalini che ho salito.

.. a quella grandeuse che ho incontrato in ogni angolo.

22 agosto 2007

Petit II

Schizzoo23

Tutto sistemato.
Biglietto aereo, albergo, valigia (maledetta ryan air, che ci faccio con 15 kg??).

Qualche giorno di black out. Me ne vado in vacanza.

Au revoir.


17 agosto 2007

Karaoke

E' una droga.
Non riesco a fare a meno di guardarlo.
Quando finirà credo che cadrò in depressione.

http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=12169

15 agosto 2007

5.50 all'etto

























Buon Ferragosto a tutti.

13 agosto 2007

"Pantaloni di una sua zia ricca.."

Un saluto al volo.
Domani parto per una due giorni in campeggio.
Quanti danni provocherà l'imbranata Ilaria in tenda?
Si accettano scommesse.

10 agosto 2007

Doppia panna e cioccolato

Babaloo

Post da casa. La mia.
Che strani i ritorni.
Da quartieri diversi o da paesi stranieri o da attese speranzose.
A ricomporre i pezzi, a rimboccarsi le maniche, a disfare le valigie.
Dormire di nuovo nel proprio letto, ricominciare a parlare la propria lingua, o più semplicemente provare a progettare tutto da capo. Trovare a naso la propria strada, perchè abbiamo rischiato e quella vecchia è andata perduta. O semplicemente è arrivata ad una fine.
Restare a galla in attesa di vedere terra.
Non smettere mai di cercarla.
E godere della compagnia di chi nuota vicino a noi.

04 agosto 2007

Intermezzo

Nel bel mezzo della trasferta.
(Non temete, tornerò, fra non molto. Ma ancora mi godo questi giorni in una casa tutta nuova..)

I'm the rhythm in your tune
I'm the sun and you're the moon
I'm a bat and you're the cave
You're the beach and I'm the wave
I’m the plow and you’re the land
You're the glove and I'm the hand
I'm the train and you're the station
I'm a flagpole to your nation - yeah

Stand up all you lovers in the world
Stand up and be counted every boy and every girl
Stand up all you lovers in the world
Starting up a brand new day

I'm the present to your future
You're the wound and I’m the suture
You're the magnet to my pole
I'm the devil in your soul
You're the pupil
I'm the teacher
You're the church and I'm the preacher
You're the flower I'm the rain
You're the tunnel I'm the train

You're the crop to my rotation
You're the sum of my equation
I'm the answer to your question
If you follow my suggestion
We can turn this ship around
We'll go up instead of down

You're the pan and I'm the handle
You're the flame and I'm the candle
Stand up all you lovers in the world

Stand up and be counted every boy and every girl
Stand up all you lovers in the world
We're starting up a brand new day

Sting

25 luglio 2007

Machiavelli

Avid Maxfan


Bello, dolce il tempo passato con voi.
A costruire riti che porterò sempre con me.
Godere delle occasioni ritagliate con cura, della compagnia davvero cercata e mai imposta, del nostro essere 4 adulti che vogliono viversi, semplicemente.
Un mazzo di carte e una granita di caffè.
E in mezzo una famiglia.

24 luglio 2007

Valige

In circolo da stamattina.

L'amore fa l'acqua buona
fa passare la malinconia
crescere i capelli l'amore fa
l'amore accarezza i figli
l'amore parla con i vecchi
qualcuno vuole bene ai piu' lontani
anche per telefono
l'amore fa guerra agli idioti
agli arroganti pericolosi
fa bellissima la stanchezza
avvicina la fortuna quando puo'
fa buona la cucina
l'amore e' una puttana
che onora la bellezza
di un bacio per regalo

cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere

l'amore fa begli gli uomini
sagge le donne
l'amore fa
cantare le allodole
dolce la pioggia d'autunno
vi dico che fa viaggiare, si'
illumina le strade
fa grandi le occasioni
di credere e di imparare

cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere

fa crescere i gerani e le rose
aprire i balconi
l'amore fa
confondere le citta'
ma riconoscere i padroni
l'amore lo fa
aprire bene gli occhi
amare piu' se stessi
l'amore fa bene alla gente
comprendere il perdono
l'amore fa.

Ivano Fossati

19 luglio 2007

My funny friend and me

Mi vieni incontro sorridente e sereno, come se nulla fosse successo.
Mi abbracci come fai sempre, chinandoti su di me come fossi una bambina, e mi sussurri "Va tutto bene adesso, è tutto ok".
"No, non va bene per niente, non te ne accorgi?" mi viene da risponderti, la mia lingua tagliente come al solito vuole farsi strada, ma la tua felicità mi chiude la bocca.
Va bene, per stavolta niente giudizi.
Continui a sorridere - non ti ho mai visto sorridere così tanto -e te ne vai, mentre io resto fuori in silenzio, al sole.
Quando torno nella mia camera mi accorgo che hai lasciato delle parole per me, scritte in fretta sullo specchio. Quasi quasi è dagli anni del liceo che non leggo la tua calligrafia, non mi scrivi mai niente.
Leggo lentamente, fino in fondo, e alla fine, all'improvviso, ho tanta voglia di dormire. Sono così stanca.
Mi infilo sotto le coperte e chissà perchè, viene da sorridere anche a me.
Come se nulla fosse successo.

E poi mi sveglio.

17 luglio 2007

Mikael

Ancora una volta latitante.
Chiedo venia, ma questi giorni sono stati davvero pieni.
La Cambone Traslochi spa ha lavorato molto e bene.
Tradotto, ho sgobbato parecchio e, badate bene!, non si trattava neanche di casa mia!
Ma sono stata ampiamente ripagata da tonnellate di soddisfazione e divertimento.
A piedi nudi nella tua nuova stanza, circondati da scatoloni e cacciaviti, a scoprire un nuovo passatempo targato ikea.
E poi mangiare quelle pizze cattivissime sul tuo balcone, la schiena contro il muro, in silenzio, ad ascoltare i fuochi d'artificio senza vederli.

10 luglio 2007

Capolinea

(Josh Clark)


Seduta in metropolitana, cuffie nelle orecchie a suonare Billy Joel, un lungo viaggio per andare a prendere una di quelle fregature che te le raccomando (ma lasciamo stare..) ad un tratto ho un'illuminazione.
Uno di quei quesiti universali che sono il fondamento dell'universo e illuminano la giornata.
La voce che scandisce le fermate in metropolitana.
La voce della donna che ci ricorda quando e dove scendere (in italiano e in inglese, è anche bilingue santa claus).
Chi è?
E' viva? Quanti anni ha?
E' un'impiegata Atac? Una brava attrice ingaggiata appositamente? La mamma di un autista?
Prende mai la metropolitana?
"Vienna" rimbomba nei miei padiglioni auricolari senza sosta, eppure la sento quella voce. Compita, controllata, giovanile. 'Azzo, non c'avevo mai fatto caso.
Mi tolgo le cuffie e resto in muta adorazione.
Quasi non respiro, non vorrei disturbarla, farle perdere il filo.

07 luglio 2007

"Sciogli le trecce ai cavalli.."

Ebbene sì.
Lo confesso.
Ieri sera ho ballato.
Io ho ballato (capito Arsenio??).
Sarà che eravamo sulla spiaggia, che si era in compagnia, che il revival anni '80 ha una forza irresistibile .. e poi con tutta la gente che era stipata sulla pista nessuno si è accorto che saltellavo da una parte all'altra come un pupazzo a molla.

Accidenti, che fatica dimenarsi al ritmo della musica.

03 luglio 2007

Jurassic Park

(Leo Reynolds)


Quanto mi piace schiacciare bottoni.
Premere pulsanti, avete presente?
Non farei altro nella vita.
I tasti della calcolatrice, quelli dell’ascensore, della tastiera, dei citofoni, il pulsante delle 4 frecce in automobile, quello per attraversare ai semafori del centro di Roma, gli interruttori quadrati del contatore dell’elettricità, tutto quello che si possa premere.

Nella famigerata stanza dei bottoni avrei fatto una strage.

28 giugno 2007

Latitante

Ho visto alcune cose in questi giorni.
Piccole, semplici cose, notate solo di sfuggita, mentre ero intenta a fare sempre qualcos'altro.
Ma quello che ho visto, non so perchè, mi è rimasto dentro.

Una coppia anziana cammina sotto il sole, lentamente, tenendosi per mano.

Una gatta arruffata allatta i suoi cuccioli e sembra quasi sorridere.

Un artista di strada si trucca con attenzione seduto ad un tavolino di un bar del centro di Roma.

Una giovanissima adolescente coccola sua figlia su un autobus affollato. Sono così piccole, tutte e due.

21 giugno 2007

Memole on the beach

(tati m)

Ti ho guardata a lungo oggi, intenta a leggere sotto il sole, gli occhi verdi nascosti da quelle lenti a specchio, i capelli biondi raccolti a lasciare scoperto il collo.
E mi sei sembrata così donna, già un milione di chilometri lontana da me, tu e la tua risata buffa, i gesti impacciati e tutti quei nei.
C'è un mondo dietro a tutto questo, il tuo mondo, che io sfioro, che guardo da lontano in silenzio, vigile e un pò timorosa, proprio come ti guardavo stamattina seduta vicino alla riva, controllando che non ti accadesse niente. E che tu non ti accorgessi dei miei occhi su di te.
E' così il mio vivere con te.
A volte vorrei cambiarlo e cambiarmi. Fare più rumore e lasciarti più spazio.
Ma sono sempre la solita, goffa scimmietta.
E tu - come diceva la canzone? - il folletto della foresta ..

19 giugno 2007

Ecatombe

HO LA FEBBRE

A giugno, con 40 gradi all'ombra.

HO LA FEBBRE

Uccidetemi, vi prego.

13 giugno 2007

J. e J.

"So il dolore e la felicità. Ma cosa c'è nel mezzo?" ti ho chiesto.
"L'amicizia è geniale" mi hai risposto ad un tratto.

Già.
L'amicizia è geniale.

Welcome back.

12 giugno 2007

Spalle

Ricordi? L'avevo segnata per te.
Mi piace il mio corpo sta con il tuo
corpo. E' davvero una cosa nuovissima.
I muscoli ho migliori e ho più nervi.
mi piace il tuo corpo. mi piace
quello che fa, mi piace come lo fa. mi piace
sentire la spina dorsale del tuo corpo e le ossa,
e quel monto fremente sodo-liscio che voglio
ancora e ancora e ancora
baciare, e tutta mi piace baciarti,
mi piace dolcemente accarezzare
l'eccitante arruffìo del tuo pelo magnetico,
e quel-che-c'è-che-viene
su dalla carne che s'apre ..
E grandi briciole d'amore gli occhi,
e forse mi piace il brivido
di te così completamente nuova
sotto di me.
E. E. Cummings
A fra poco.
Promesso.

11 giugno 2007

Senza sveglia

Due cene al cinese e i camerieri che mi riconoscono

Quella smirnoff gelata che mi sono fatta offrire

Capire all'improvviso con chi posso divertirmi davvero

Una memorabile partita di beach volley ("Ilà, la seconda è la tua!")

Il desiderio di te

I tuffi nell'acqua gelida

"Ricordati Ciò, tagliolini alla piastra!!"

Gli sketch de La smorfia

I messaggi di Cì seduta di fronte a me .. finiremo all'inferno!!

I pranzi sotto l'ombrellone

La tua pelle nella penombra della cabina

Un milione di gelati

Mi accorgo che ho latitato un pò in questi giorni.
Non è accaduto niente di particolare, se non una cosa: è arrivata l'estate.
Niente a che fare con il meteo. L'estate è arrivata da me.
La sento.
Nelle pagine del libro che studio, nel fruscio del cotone che indosso, negli odori che respiro.
La mia pelle si colora, inforco i miei occhiali da sole e tutto mi sembra possibile.

05 giugno 2007

I do

...
There are twenty years to go.
A golden age I know.
But all will pass, will end to fast, you know.
There are twenty years to go,
And many friends I hope.
Though some may hold the rose some hold the rope.
And that's the end and that's the start of it.
That's the whole and that's the part of it.
That's the high and that's the heart of it.
That's the long and that's the short of it.
That's the best and that's the test in it.
That's the doubt, the doubt,
The trust in it.
That's the sight and that's the sound of it.
That's the gift and that's the trick in it.
You're the truth not I.
Placebo

01 giugno 2007

Bed's too big ...

(Kellyandapril)

Adoro rifarmi il letto.
(Ma è italiano? Un'espressione dialettale? O uno di quei buffi modi di dire inventati dalla mia famiglia?)
Ricomporre con attenzione le geometrie e le forme del lenzuolo, annusare l'odore del sonno che lentamente lascia spazio all'aria fresca della mattina.
Studiare con cura le pieghe e le distanze, scrollare via le briciole dei biscotti e i brutti sogni, e ricordare quelli belli con un sorriso, mentre sprimaccio il cuscino.
Rimettere al posto giusto quel buffo regalo rosa che porto sempre sotto le coperte con me (eh sì tittà ..) e poi dare un'ultima occhiata al lavoro ben fatto.
E una bella cosa da fare, per iniziare la giornata.

31 maggio 2007

Qualche giorno fa raccontavo ad un figlio unico come fosse condividere la camera da letto con qualcun altro.
"E' bello - ho detto percorrendo con gli occhi tutto quello spazio per una persona sola - Sentire durante la notte un altro respiro. Mi fa sentire protetta. Quando torno tardi, ed è tutto buio ... so che non sono sola."
Già ... non sono sola.
Non posso leggere fino a tardi, se mi sveglio perchè ho sete devo alzarmi senza far rumore, parla sempre nel sonno.
Ma lei c'è.

30 maggio 2007

"Non mi nascondo dietro a un dito"

Ho tanta fede in te
che durerà
(è la sciocchezza che ti dissi un giorno)
finché un lampo d'oltremondo distrugga
quell'immenso cascame in cui viviamo.
Ci troveremo allora in non so che punto
se ha un senso dire punto dove non è spazio
a discutere qualche verso controverso
del divino poema.

So che oltre il visibile e il tangibile
non è vita possibile ma l'oltrevita
è forse l'altra faccia della morte
che portammo rinchiusa in noi per anni e anni.

Ho tanta fede in me
e l'hai riaccesa tu senza volerlo
senza saperlo perché in ogni rottame
della vita di qui è un trabocchetto
di cui nulla sappiamo ed era forse
in attesa di noi spersi e incapaci
di dargli un senso.

Ho tanta fede che mi brucia; certo
chi mi vedrà dirà è un uomo di cenere
senz'accorgersi ch'era una rinascita.
Eugenio Montale

28 maggio 2007

A casa di Loyd

Circondata da scatole.
Ancora.
Stavolta a casa tua, a raccogliere i pezzi di un'infanzia, di un'adolescenza, di una vita. E ad impacchettarla.
E che strana sensazione intrufolarmi nella persona che eri, quando ancora non avevo fatto capolino.
Anni di libri, appunti, regali, così estranei e così familiari.
In quei fogli, in quei ricordi, già ti vedo e già ti amo.
E poi ridendo costringerti a dare via le cose più vecchie.

"Voi maschi siete tutti uguali. Fosse per voi non buttereste via niente".

Ritrovare le mie parole in mezzo a tanta polvere. E ricordare quello che avevo dimenticato. I versi letti un milione di volte, sottolineati perchè potessi trovarli ed emozionarti con me.
Sentire di nuovo quella piccola fitta lontana anni luce, anche solo per un secondo.

".. ah, guarda un pò. Questo lo buttiamo, no?"

E poi sigillare, dare un nome ai pacchi, e portarli via.
E mi chiedo quando accadrà di nuovo.
Perchè la prossima volta sarà la nostra.

25 maggio 2007

Montauk




Quante volte sono andata via? Anche se era tutto così maledettamente divertente ..


Joel: I really should go! I've gotta catch my ride.
Clementine: So go.

Joel: I did. I thought maybe you were a nut... but you were exciting.
Clementine: I wish you had stayed.
Joel: I wish I had stayed too. NOW I wish I had stayed. I wish I had done a lot of things. I wish I had... I wish I had stayed. I do.
Clementine: Well I came back downstairs and you were gone!
Joel: I walked out, I walked out the door!
Clementine: Why?
Joel: I don't know. I felt like I was a scared little kid, I was like... it was above my head, I don't know.
Clementine: You were scared?
Joel: Yeah. I thought you knew that about me. I ran back to the bonfire, trying to outrun my humiliation.
Clementine: Was it something I said?
Joel: Yeah, you said "so go." With such disdain, you know?
Clementine: Oh, I'm sorry.
Joel: It's okay.