30 aprile 2007

Ilaria, stai da Dio!!!


Niente da fare.
Non sono un animale da discoteca.

Decisamente.

26 aprile 2007

Festa - parte II

ORE 8:15
Dopo poche ore si dormiveglia agitato la nostra eroina si sveglia.
La giornata prevede una gita fuori porta in comitiva. E il meteo ovviamente prevede pioggia. La tenuta per la giornata è decisamente fantozziana e adatta ad una giornata altamente sportiva.

ORE 9:30
Cià e Ciò (che, badate bene, non sono due personaggi di un cartone animato ma figure realmente esistenti) la passano a prendere.
C’è il sole.

ORE 9:40
Nella macchina si aggiunge il Tittà.
Comincia l’attesa degli amici ritardatari.

ORE 9:45
Continua l’ attesa degli amici ritardatari.

ORE 9:55
Ancora in attesa per gli amici ritardatari.

ORE 10:00
Gli amici ritardatari arrivano.

ORE 10:15
Passati a prendere altri avventurosi compagni di scampagnata il viaggio comincia.
C’è il sole.

ORE 11:00 CIRCA
Intrappolati in un ingorgo sulla Via Cassia. Cià mette il cd di Laura Pausini. Si progetta il suicidio.
C’è il sole, tanto sole.

ORE 11:30
I nostri arrivano ad una radura nei pressi del lago. Dopo averlo fissato con intensità per circa venti minute si rendono conto che sono sul lato sbagliato e che, ohibò, non esiste una strada che lo circumnavighi.
Il sole è torrido.
Serpeggia il sospetto che forse la tenuta sportiva non sia delle più adatte.

ORE 12:00
Dopo innumerevoli giri per gli ameni paesini lungo la costa finalmente i maschi presenti nell’abitacolo della macchina decidono finalmente di ammettere che si sono persi. La nostra eroina li ringrazia con un silenzio assordante.

ORE 12:15
Il viaggio comincia ad assumere i contorni di un rally nel Grand Canyon. Non esistono strade asfaltate che conducano al lago, solo ripide mulattiere polverosissime. Le mucche li guardano con disprezzo.

ORE 12:20
Alla trentesima esclamazione di elogio del panorama (al grido di “Che bucolia!!”) Cià minaccia di morte i passeggeri, ma prima che possa mettere in atto l’efferato omicidio si intravede il parcheggio.

ORE 12:30
Comincia la discesa verso il lago, carichi di vettovaglie come una famigliola in gita.

ORE 12:40
La comitiva arriva finalmente al lago, dove si ritrova tragicamente circondata da una folla spiaggianti appena usciti da una puntata di baywatch. Quasi nessuno dei nostri ha il costume. Alcune temerarie indossano i jeans. La nostra eroina incurante del ribrezzo altrui si stende con disinvoltura sulla caldissima coperta di lana che ha portato con sé. “Sto benissimo” continua a ripetere sfacciatamente.

DALLE ORE 13
Cronache di una scampagnata da manuale. Barbecue (e ovviamente Cià davanti al barbecue), calcio tennis (Ciò dimostra ancora una volta la sua classe innata), olio abbronzante e crema protezione 40. Bagno nel lago, i soliti 2 matti che circumnavigano in lago in canoa, una partita a "uno" seduti in pendenza, e poi il gelato verso ora di merenda.
Finchè, verso le 17, cominciano a cadere le prime gocce di pioggia.

ORE 19:00
La nostra eroina arriva sana, salva e ustionata a casa. E cominciano le complesse procedure per lavarsi (vedi parte I).
Ma questa è un’altra storia ..

Festa - parte I

ORE 4:30 CIRCA
La nostra eroina è sprofondata nel sonno dei giusti quando uno strano, fortissimo rumore la scuote dalla fase rem.
Una volta realizzato dove si trova (no, non in un ristorante di lusso per una cena a lume di candela con Barak Obama) si scrolla di dosso il torpore ed il tepore delle coperte e con sprezzo del pericolo si avvia a verificare la natura di quel baccano.
(E qui sorvoliamo sulle numerose difficoltà che la nostra ha incontrato nel raggiungere il corridoio al buio e senza occhiali …).

ORE 4:35 CIRCA
La miope fanciulla arriva finalmente alla fonte del rumore: la stanza da bagno e immediatamente si accorge con orrore (e anche con un brivido) che quel freddo che sente sotto i piedi non è il pavimento … ma uno strato di acqua gelida. Prima che possa fare alcunché uno scricciolo agitato che risponde alle fattezze de LA MADRE la sposta bruscamente (con una forza sovrumana rispetto alle minute, fragili apparenze) e al grido di “ohmiodiolacqua” si getta con agilità verso il lavandino. Ma il secondo personaggio della nostra storia non calcola l’assoluta pericolosità della scena e prima di raggiungere l’oggetto in questione a causa della scivolosità del pavimento vola, letteralmente, e si accartoccia rumorosamente nella pozzanghera di acqua che piano piano sta invadendo tutta casa. Sotto gli occhi stupefatti – anche un po’ ammirati – della nostra eroina la madre si rialza immediatamente come se nulla fosse accaduto ignorando il rumore sinistro delle sue ossa inumidite e comincia ad operare sul danno: un tubo completamente distrutto che getta acqua come la diga del Vajont.

ORE 4:40 CIRCA
Compresa la gravità della situazione la giovane protagonista, che nel frattempo padroneggia con maggior sicurezza l’ambiente avendo messo sul naso gli occhiali da vista, si affretta a chiamare il terzo personaggio, IL PADRE. Anch’egli sprovvisto di occhiali caracolla ancora addormentato verso il bagno biascicando parole incomprensibili. Solo dopo essersi reso conto dell’umidità gelida che gli attanaglia le caviglie (le caviglie, esatto, il livello dell’acqua cresce vertiginosamente) il mite ragioniere spalanca gli occhi e urla un chiarissimo “E che cazz???”.

ORE 4:45 CIRCA
La famiglia è ormai in piena emergenza.
L’appartamento è praticabile solo in stile libero.

ORE 5:20 CIRCA
Grazie allo sforzo congiunto dei tre impavidi personaggi la marea comincia ad abbassarsi. Spuntano le prime luci dell’alba.

ORE 5:40 CIRCA
La bestia è stata domata. La famiglia tocca di nuovo terra. La nostra eroina, completamente zuppa e infreddolita ritorna sotto le coperte, sperando di incontrare di nuovo Obama nei suoi sogni.

24 aprile 2007

Quasi festa

In cuffia stamani:

"New York state of mind" - Billy Joel

"Halleluja" - Jeff Buckley

"Atmosferico I" - Subsonica

"New shoes" - Paolo Nutini

"Aria" - Daniele Silvestri

"Saint Augustine in Hell" - Sting

"La sete delle anime" - Virginiana Miller

"Cattiva" - Samuele Bersani

.. et cetera et cetera ..

23 aprile 2007

RT

"Dall'ultima volta che ci siamo visti sono accadute molte cose. Per fortuna, qualcuna è anche finita".
Enzo Biagi

18 aprile 2007

Leggi, rileggi e pondera

(Greenapples)

Oggi in pausa pranzo mi sono fiondata alla Feltrinelli che sta proprio a due passi dall'ufficio(neanche a farlo apposta..) .
Ci passo davanti ogni mattina, e ogni mattina devo combattere l'irresistibile impulso di dimenticare il motivo per cui me ne sto a Largo Argentina assonnata e sempre un pò incazzosa e nascondermi in quel paradiso.
La lettura è una fedele compagna di viaggio da quasi tutta una vita, sin da quando più o meno 20 anni fa una giovane mamma accompagnò una bambina occhialuta e silenziosa nella piccola biblioteca cittadina e le regalò un mondo meraviglioso.
Quel mondo è sempre lì ad accogliermi e credo proprio che non perderò mai la voglia esplorarlo.
Soldi, tempo e spazio scarseggiano, ma oggi mi voglio bene e chissenefrega.
P.S. Per la cronaca, di libri oggi ne ho comprati quattro.
"Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri
che quando li hai finiti di leggere
vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle
e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira."
J.D. Salinger

17 aprile 2007

Motto della settimana

.. ovvero, sono due giorni che mi ronza della testa questa citazione di Daniel Pennac.
Di solito queste epifanie letterarie portano sempre buoni consigli.
Si tratta solo di coglierli al volo.

"Abbaiare stanca. La forza non conta niente nella vita. Saper schivare è quello che conta."

15 aprile 2007

Petit

(Arivan B.)

Sono stati sorrisi sulle spalle nude, dita lievi sulla schiena, un nodo di gambe sotto la coperta troppo piccola, e la musica a scandire una serata per noi.
Un ballo arrampicata sui tuoi piedi come un koala, l’amore sussurrato durante l’amore ed eccolo il mio tittà mai perduto e sempre ritrovato.

12 aprile 2007

Tourette

E' quasi una settimana che non faccio altro che fissarmi i piedi mentre cammino.
E' tutta colpa del Tittà.
Qualche giorno fa mi lamentavo, come sempre, delle mie calze bucate, quando ad un tratto lui se ne esce con un "E' perchè quando cammini inarchi sempre le dita dei piedi, non ci avevi mai fatto caso??".
Come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
No, non me ne ero mai accorta.
Un altro incontrollabile tic si aggiunge alla lista dei miei incontrollabili tic.
La smorfia che faccio quando mi aggiusto gli occhiali sul naso. Le dita che giocano sempre con l'anello. I denti che mordicchiano l'interno del labbro inferiore. Come scrollo il polso per far scendere l'orologio. La mano appoggiata sullo stomaco come il gastritico Napoleone. Sgrano gli occhi quando porto le lenti a contatto. Mi mangio le unghie. Sempre a toccarmi la punta del naso.
E ora i piedi.
Quanti altri ce ne sono?
Forse un giorno diventerò come lo struggente Robert de Niro in "Risvegli". Un groviglio di gesti inconsulti.

11 aprile 2007

Gufo

E' morto Johnny Hart, creatore di BC.
Ne parlavo proprio poco tempo fa.
Mi sa che gliel'ho tirata..

10 aprile 2007

"Voja de lavorà..."

Meravigliose scoperte di una mattinata di cazzeggio in ufficio.
welovechucknorris.blogspot.com (già piuttosto noto, in effetti) e soprattutto il recentissimo www.mcgyverisback.blogspot.com/.
Ai prossimi aggionamenti.

Ovetto

La faccia socchiusa incollata allo specchio, i vestiti ammucchiati sulla lavatrice e l’orologio che ticchetta rumorosamente.


Mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che bello il mio tempo che bella compagnia
sono giorni di finestre adornate
canti di stagione
anime salve in terra e in mare
sono state giornate furibonde
senza atti d'amore
senza calma di vento
solo passaggi e passaggi
passaggi di tempo
ore infinite come costellazioni e onde
spietate come gli occhi della memoria
altra memoria e non basta ancora
cose svanite facce e poi il futuro
i futuri incontri di belle amanti scellerate
saranno scontri
saranno cacce coi cani e coi cinghiali
saranno rincorse morsi e affanni per mille anni
mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che grande il mio tempo che bella compagnia
mi sono spiato illudermi e fallire
abortire i figli come i sogni
mi sono guardato piangere in uno specchio di neve
mi sono visto che ridevo
mi sono visto di spalle che partivo
ti saluto dai paesi di domani
che sono visioni di anime contadine
in volo per il mondo
mille anni al mondo mille ancora
che bell'inganno sei anima mia
e che grande questo tempo che solitudine
che bella compagnia

Questa la dedico a me. Mi merito De Andrè.

08 aprile 2007

Buona Pasqua


Evviva

(Altro che intolleranza. Stavolta mi ricoverano.)