26 aprile 2007

Festa - parte II

ORE 8:15
Dopo poche ore si dormiveglia agitato la nostra eroina si sveglia.
La giornata prevede una gita fuori porta in comitiva. E il meteo ovviamente prevede pioggia. La tenuta per la giornata è decisamente fantozziana e adatta ad una giornata altamente sportiva.

ORE 9:30
Cià e Ciò (che, badate bene, non sono due personaggi di un cartone animato ma figure realmente esistenti) la passano a prendere.
C’è il sole.

ORE 9:40
Nella macchina si aggiunge il Tittà.
Comincia l’attesa degli amici ritardatari.

ORE 9:45
Continua l’ attesa degli amici ritardatari.

ORE 9:55
Ancora in attesa per gli amici ritardatari.

ORE 10:00
Gli amici ritardatari arrivano.

ORE 10:15
Passati a prendere altri avventurosi compagni di scampagnata il viaggio comincia.
C’è il sole.

ORE 11:00 CIRCA
Intrappolati in un ingorgo sulla Via Cassia. Cià mette il cd di Laura Pausini. Si progetta il suicidio.
C’è il sole, tanto sole.

ORE 11:30
I nostri arrivano ad una radura nei pressi del lago. Dopo averlo fissato con intensità per circa venti minute si rendono conto che sono sul lato sbagliato e che, ohibò, non esiste una strada che lo circumnavighi.
Il sole è torrido.
Serpeggia il sospetto che forse la tenuta sportiva non sia delle più adatte.

ORE 12:00
Dopo innumerevoli giri per gli ameni paesini lungo la costa finalmente i maschi presenti nell’abitacolo della macchina decidono finalmente di ammettere che si sono persi. La nostra eroina li ringrazia con un silenzio assordante.

ORE 12:15
Il viaggio comincia ad assumere i contorni di un rally nel Grand Canyon. Non esistono strade asfaltate che conducano al lago, solo ripide mulattiere polverosissime. Le mucche li guardano con disprezzo.

ORE 12:20
Alla trentesima esclamazione di elogio del panorama (al grido di “Che bucolia!!”) Cià minaccia di morte i passeggeri, ma prima che possa mettere in atto l’efferato omicidio si intravede il parcheggio.

ORE 12:30
Comincia la discesa verso il lago, carichi di vettovaglie come una famigliola in gita.

ORE 12:40
La comitiva arriva finalmente al lago, dove si ritrova tragicamente circondata da una folla spiaggianti appena usciti da una puntata di baywatch. Quasi nessuno dei nostri ha il costume. Alcune temerarie indossano i jeans. La nostra eroina incurante del ribrezzo altrui si stende con disinvoltura sulla caldissima coperta di lana che ha portato con sé. “Sto benissimo” continua a ripetere sfacciatamente.

DALLE ORE 13
Cronache di una scampagnata da manuale. Barbecue (e ovviamente Cià davanti al barbecue), calcio tennis (Ciò dimostra ancora una volta la sua classe innata), olio abbronzante e crema protezione 40. Bagno nel lago, i soliti 2 matti che circumnavigano in lago in canoa, una partita a "uno" seduti in pendenza, e poi il gelato verso ora di merenda.
Finchè, verso le 17, cominciano a cadere le prime gocce di pioggia.

ORE 19:00
La nostra eroina arriva sana, salva e ustionata a casa. E cominciano le complesse procedure per lavarsi (vedi parte I).
Ma questa è un’altra storia ..

2 commenti:

Morgan ha detto...

L'ustione... non farmici pensare vah! :(

Anonimo ha detto...

Matto a chi???
E poi vuoi mettere "che bucolia" in canoa al centro del lago!!!
Aiuto hanno contagiato anche me...
Cià