14 gennaio 2008

Lifeline

asmundur

Nel mio ufficio non arriva la luce del sole.
Lavoro in un appartamento in un piano interrato, quindi niente finestre.
Non sento il rumore delle auto di passaggio, lo scrosciare della pioggia, gli odori della città. E mi sento un pò un'aliena.
Chiudo la porta alle mie spalle prima delle nove di mattina e quando la apro di nuovo, alle sei e mezza del pomeriggio, con un pò di stanchezza sulle spalle e una borsa sempre pesante, è sempre buio.
Ore di luce che scivolano via sulla mia testa. E come pesa quel cielo che non vedo mai.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

PERDENTE!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Listen to the wind of change...

pOpale ha detto...

Le giornate presto si allungano tieni duro :)

enzorasi ha detto...

ho letto e riletto alcune volte il tuo post, non crsdo che in così poche righe sia possibile condensare meglio l'alienazione segreta che si è impossessata a poco a poco delle nostre vite. Tenco ci avrebbe scritto una canzone, tu ne hai fatto la ballata dei giorni che scivolano via. Ambedue mi avete lasciato l'amaro in bocca ma lo scritto è esemplare per pulizia, sincerità e rigore. Ciao Ilaria

ILARIA ha detto...

Per anonimo: ILLUSER!!

Per popale: già..quanto manca all'estate??

Per enzorasi: grazie! Cominciare la giornata con i tuoi complimenti mi fa davvero piacere. un abbraccio.

Andrea Patassa ha detto...

'mmazza che palle senza vedere mai la luce del sole. Daje Ilà, nun mollà!!
:-)

daniela ha detto...

Questo post è bellissimo. Non so dire altro.