10 agosto 2007

Doppia panna e cioccolato

Babaloo

Post da casa. La mia.
Che strani i ritorni.
Da quartieri diversi o da paesi stranieri o da attese speranzose.
A ricomporre i pezzi, a rimboccarsi le maniche, a disfare le valigie.
Dormire di nuovo nel proprio letto, ricominciare a parlare la propria lingua, o più semplicemente provare a progettare tutto da capo. Trovare a naso la propria strada, perchè abbiamo rischiato e quella vecchia è andata perduta. O semplicemente è arrivata ad una fine.
Restare a galla in attesa di vedere terra.
Non smettere mai di cercarla.
E godere della compagnia di chi nuota vicino a noi.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Scpoprire il mondo, qualsiasi cosa si intende per mondo, è un'esperienza che non ha regole precise. Il vicino, il lontano, il possibile, sono esperienze soggetive.
Ma nel complesso il "viaggio", quello puro del divenire, non è mai in solitaria. Che si voglia o no.

Non è semplice, non è impossibile. E'.
E' scegliere un bombolone alla crema invece di un ciccolato doppia panna, ma ritrovarsi poi a discuterne insieme sullo stesso tavolino.

"Sono consapevole dello stato della mia ignoranza e pronto ad imparare da chiunque"

I. Asimov

Un abbraccio forte

ILARIA ha detto...

Aaaah, i krapfen...

Anonimo ha detto...

krapfen...già...che parola tedescheggiante..ahahahahha

Vabè vabè come siamo pignole.

Piuttosto ma che è sto tempo???
E le stelle?
E i miei desideri?

ILARIA ha detto...

Beh, se stasera vieni alla spiaggetta mi vedrai ballare.
Altro che stelle ..