28 agosto 2007

Bistrò n. 30

Niente da fare, non c’è spazio.
I cieli, gli scorci, le luci che ho visto sgomitano nei miei occhi per trovare posto, ma posto per tutto non c’è e allora scivolano sulle guance, sul naso, lungo il collo.
I muri, i giardini che ho toccato si aggrappano alle miei mani, gli odori cercano di arrampicarsi sulle narici, le orecchie si dilatano per far star comodi i fischi della metrò e il fruscio delle r.
Ce l’ho sulla pelle, tutte queste cose, e un milione di docce bollenti non le porteranno via.
Per fortuna.













E allora .. mercì.

.. a quel prato sotto la schiena e a tutte quelle luci davanti agli occhi, che una cosa così bella non l’avevo mai vista.

.. alle fontane che cantano Haendel e a quel sole spuntato quasi per miracolo nel cielo di Versailles.

.. a tutti quei pardon che ancora adesso mi escono fuori come se fossi ancora lì.

.. a David e a Flavia, per i muffin al cioccolato e le risate.

.. a Claudia e a Giovanni per l’ispirazione .. “Togli quel piede!!”.

.. ai colori delle vetrate di Saint Chapelle.

.. a quel delizioso flan mangiato in due su una panchina di Monmartre.

.. alle barchette in affitto nei gardini delle Tuileries.

.. a tutti gli scalini che ho salito.

.. a quella grandeuse che ho incontrato in ogni angolo.

1 commento:

Lillo e bicchia ha detto...

è così strano ritrovarsi in un paese sconosciuto... scoprire quanto può essere bello il mondo, quante facce nuove si possono incontrare in un solo giorno o in un'intera vita.
io ho visto una Francia ben diversa dalla bella e romantica Parigi, però ne è sempre valsa la pena..in un modo o nell'altro.
ben tornata ciccia