31 ottobre 2006

DPC

Era proprio bella la mia scrivania. La mia e le altre.
Ci avevamo messo quasi due anni, ma alla fine ce l’avevamo fatta.
Come durante le pulizie di primavera avevamo spostato, smontato, cambiato e finalmente ognuna di noi aveva la propria isola felice in un posto che sempre felice non era.
In quello stanzone un po’ caotico, nel nostro stanzone, non si stava per niente male.
Era terra di passaggio per nullafacenti ed impiccioni, un magazzino e un dimenticatoio, una saletta fumatori e una sala per banchetti, e ci si divertiva, da matti.
Temporali e sole cocente sulle nostre teste (quel finestrone a cui rivolgevamo sempre gli occhi), il Natale festeggiato fino a marzo (chissà dov’è ora quell’albero ..), il frigorifero e le bottiglie d’acqua, i pranzi intorno al tavolo e le chiacchierate fra gli scatoloni (il migliore fumo passivo di tutta la mia vita).
Tutto questo e tanto altro basta a farmi dimenticare il resto.
Tutto questo e voi, consorelle.
Fra tanti figli noi siamo state figliocce. Ma con classe.

30 ottobre 2006

Fifona

Gli insetti
Il buio
La sigla dell’eurovisione
L’altezza
La locandina de “Lo squalo”
Soffocare
Le foto dei fantasmi
I corridoi degli alberghi
Una vecchia pubblicità del Nelsen piatti
I musei di notte
Qualcuno alle mie spalle davanti ad uno specchio
Dormire da sola

..e non finisce qui.

Giovedì

..siamo ancora due terre sconosciute, esploratori diffidenti e cauti, senza mappa nè bussola.
La paura di perdersi guida ogni nostro gesto, soprattutto ora, che dividiamo per la prima volta uno spazio di 4 mura.
Tu misuri quello spazio a passi lunghi e misurati, e parli di numeri a voce alta. Tentenni, respiri, posso quasi sentirlo il tuo cervello, lavorare, faticare, pensare sempre troppo.
E io seduta, china sui miei fogli, su quelle dannate norme che nella testa proprio non mi entrano. Vorrei buttarli all'aria quei fogli, e studiare te, misteriosa creatura, sei davvero tutto mio?
Ma non oso. L'ho capito sin da subito, c'è tutto te stesso in quegli occhi che scorrono le righe, in quella voce che scandisce le pagine, in quella concentrazione che ti logora.
E allora provo a fare come te.
Mi perdo in tutte quelle noiose parole (parole, non numeri, è strano come siano cose così diverse a darci la stessa, tormentata sicurezza) e faccio finta che tu non sia più di fronte a me, a portata di braccia. Scorrono i minuti, le dita sulle pagine e le tue parole.
Ad un tratto tentenni, rallenti, e ti fermi.
Sei perplesso, cerchi qualcosa. Lo fai in silenzio per disturbarmi, ho gli occhi piantati sui miei fogli, sembro brava quasi quanto te.
Ma io so cosa stai cercando.
E' proprio qui, sulla scrivania.
La prendo e te la porgo, senza neanche guardarti in faccia. E' rossa, vero?
Solo quando la prendi dalle mie mani, con lentezza, alzo gli occhi.
"....."
"Prego"
"Come facevi a saperlo?"
"....."
"Non ho aperto bocca, come facevi a sapere che stavo cercando proprio quella?"
"Non lo so. Era quella e basta."
E mentre lo dico mi accorgo che è vero. E che mi fa un pò paura.
Restiamo imbambolati guardarci per un pò e poi ci sorridiamo in silenzio.
Il nostro viaggio è cominciato.

28 ottobre 2006

Maschio e femmina li creò?






Onorevole Elisabetta Gardini, io le sono grata.
Il vergognoso spettacolo che ha dato di sè e degli illuminanti valori del partito che Lei rappresenta alla Camera dei Deputati mi hanno dato ancora una volta la conferma - se mai ce ne fosse bisogno - che la naturale repulsione che provo per la destra italiana è più che legittima.
Grazie.

27 ottobre 2006

"Solo gli imbecilli / non son ghiotti..."


Io mangio.
Mi piace mangiare.
Amo mangiare.
Adoro mangiare. Tanto e male.
Poca verdura, poca frutta, dolci, pizza e patatine fritte.
In poche parole, sono l’incubo di ogni medico.
E dato che il buon Dio o chi per lui mi ha fatto dono di un corpicino magro e sano il significato di concetti basilari, come “dieta”, “moderazione”, “bilancia”, mi era – devo ammetterlo – vagamente oscuro.
E poi, 15 giorni fa, la catastrofe.
Vittima di fastidi e acciacchi vari allo stomaco vado a fare visita alla mia dottoressa – una naturopata saggia e molto comprensiva, che il Signore la benedica – ignara di quanto sarebbe accaduto.
Vengo sottoposta ad un illuminante test ispirato ai principi dell’agopuntura – una disciplina orientale antica e pregevole, i cui costi sono decisamente moderni ed occidentali … ed ecco il responso, che ha del fantascientifico - intolleranza latente ai seguenti alimenti:

- latte
- caffè
- lattuga
- carne di maiale
- legumi
- cereali .. TUTTI (quindi pane, pasta, pizza, riso e ahimè, molto altro)
- fosfati

Cura: 20 giorni di totale astinenza da quanto elencato sopra.
Ora, io già vi vedo, aggrottare la fronte con aria scettica e aprire la bocca come per dire “Va bene, non è certo il massimo, ma si tratta di 20 giorni!!Cosa vuoi che sia??”.
Non osate! Voi, liberi mangiatori di pizza e cioccolata!
In questi venti giorni ho scoperto che il 90% di quanto è commestibile per l’uomo contiene ALMENO uno degli alimenti che mi sono vietati.
Lo sapevate che gli hamburger di tacchino contengono le proteine del latte???
Che i fosfati sono ovunque???
Io, proprio io, che mangiavo 5 volte al giorno come i neonati, maledetta da ogni essere di sesso femminile che incontrassi perché, come dicevano con lo sguardo famelico, “Mangi come un maiale e pesi 50 kili!!”, sono ormai irriconoscibile .. passo le ore al supermercato a leggere con i miei occhietti da miope e la bava alla bocca gli ingredienti di qualsiasi cibo.
Ma ormai ho deciso.
La prossima settimana ho un nuovo appuntamento con la dottoressa, per verificare che la cura abbia funzionato.
E se quella saggia e comprensiva donna prova a propormi anche solo un altro giorno di dieta giuro che me la mangio.
Tanto non è carne di maiale.

Signore e signori ...


... questa sono io.
O meglio, questa ero io.
Ho tagliato i capelli, tolto gli occhiali e ho cominciato a sorridere un pò di più.
Ma se penso a me stessa questa è ancora la prima immagine che fa capolino nella mia testa. E se devo dirla tutta, la trovo perfetta.
Così mi affaccio sulla porta e vi faccio entrare. C'è un pò di disordine e ho ancora molte cose da sistemare. Ma penso che ci divertiremo.
Benvenuti.