28 settembre 2007

Cookies

PeteWilliams


.. e poi ...

.. e poi da una serata come le altre, che ti senti stanca, assonnata, e ti sei infilata in una comoda tuta per andare a fare 4 chiacchiere con qualcuno, e sgranocchi biscotti al cioccolato e ascolti e parli e ridi ...

.. e da una serata come questa escono fuori sorprese come da un cappello a cilindro, e ti raccontano sorridendo del regalo che avevano pensato per te, solo per te, e di come è stato progettato, organizzato, costruito come una fitta rete tutta intorno e tu come una scema che non l'avevi capito ..

.. e sempre come una scema rimani lì seduta a bocca aperta mente ti svelano i dettagli del diabolico piano, di una finta laurea, di telefonate nascoste, di partenze all'alba e di un concerto a sorpresa .. e poi di un lavoro arrivato all'improvviso, e allora i cervelli lavorano, le meningi si spremono, ma niente una soluzione non si trova, come ce la portiamo a Torino che poi il giorno dopo deve andare a lavorare, e poi sta in prova, 2 giorni di permesso non glieli danno, e mò che ci facciamo co' sti biglietti, e che ne so, non li posso vendere ...

.. e continuano a sorridere mentre te le raccontano, tutte queste cose, e tu e la tua bocca aperta state ancora lì, e ti sembra incredibile che queste persone ti vogliano così bene da pensare, anche solo pensare, una cosa del genere, e mantenere il segreto, reggere il gioco, non tradirsi per 2 mesi e poi continuare a sorridere, anche se la sorpresa non è venuta, al concerto dei Police non ti ci possono portare, e i biglietti non riescono a venderli, e a te non esce neanche una parola davanti ai loro sorrisi.
E ti rimane in bocca il sapore di quei biscotti, sono così dolci.


Mandalay

FREE BURMA!!!

23 settembre 2007

02/05

Oggi ho svuotato la cabina.
Quella minuscola casetta che ci ha ccompagnato durante un'estate decisamente sfavillante.
E mi è preso un magone ..

"Hai preso tutto?"
"Costumi, asciugamano ... i racchettoni?"
"Presenti .."
"Mamma mia, ora che è vuota sembra così grande .."

Quell'orribile adesivo rosa (che ancora non abbiamo capito chi l'ha portato .. tu Pavone?), l'attaccapanni sbilenco (Ciò, tu mi puoi capire .. "Ho finito il lavoro!!"), il materassino dell'A.S. Roma, le carte per le partite a Machiavelli e il mio orribile beauty rosso ..

Non ditelo a nessuno .. ma mi sa proprio che sto diventando una sentimentalona ...

20 settembre 2007

P. A. n.5

Ok.
Domani si comincia.
Mi rimbocco le maniche, metto in moto il cervello e carico un pò di note sul lettore .. per cominciare bene la giornata.
Eccone un assaggio.


"I am Looking through you" the Wallflowers

"Perchè una ragazza di oggi può uccidersi" Baustelle

"Little boy sayin'" the second grace

"I am only sleeping" the Vines

"Amèlie OST" Yann Tiersen

"Per Elisa" Alice

"1973" James Blunt

"Yo George" Tori Amos

"Il bacio sulla bocca" Ivano Fossati

18 settembre 2007

Next

Cenerentola ha trovato lavoro.

(Forse le scarpette rosse hanno portato fortuna.
Si caso umano, hai ragione. Mi sento molto Dorothy.)

12 settembre 2007

Cenerentola


.. e se l'immane sfiga nella mia ricerca di un lavoro dipendesse dalle buffe scarpe rosse che mi ostino a mettere per i colloqui?
(e che oltetutto mettono in evidenza le famigerate "gambe a colonna" ereditate da nonna Anna ... dannazione...).

10 settembre 2007

A chi tocca?

Moochin Photoman

Il tavolino in legno scuro che ho vicino al letto è sempre pieno di zeppo di cose.
Di libri, principalmente.
Seguendo logiche rapide e precise pile di volumi in perenne movimento stazionano per brevi o lunghi periodi in attesa di essere divorati, a volte anche contemporaneamente (e alcuni di mia conoscenza si fanno certe risate ... capre!!!).
E' un flusso costante, disordinato, anarchico, avventuroso.


Tutto questo per informarvi su quanto è in sosta al momento sul mio comodino.


"Un filosofo al cinema" Umbero Cori


"Il padrino" Mario Puzo


"Ottavia" Liliana Madeo


"Ma gli androidi sognano pecore elettriche?" Philip K. Dick


"Tre bravi ragazzi" Federica Sciarelli


Ho l'acquolina in bocca.

05 settembre 2007

Milonga


Se ne sta seduta di fronte a quella pista traballante, affacciata sul Tevere.
Guarda assorta le coppie strette in un tango d'altri tempi, e riesce a malapena a sentire quello che dicono i compagni vicino a lei.
La folla del sabato sera le passa davanti, è difficile continuare a tenere gli occhi fissi sui ballerini - di ogni età, incerti sui loro passi, ma concentrati e così felici - ma non riesce a staccare lo sguardo.
"E' bellissimo" non può fare a meno di pensare.
Con tutte quelle luci, che sembra quasi Natale, e la notte piena di stelle, e lo scricchiolio del legno sotto decine di piedi appassionati, e quella musica.
"Mi piacerebbe ballare così" sussurra, e non sa se l'ha detto agli amici seduti con lei o a se stessa.
Lei non balla mai. Non ne è capace. Ma adesso che è lì le sembra così facile.
Alzarsi in piedi, salire su quella pedana affollata e seguire le note, come se non avesse mai fatto altro in tutta la vita, come se la sua vita fosse in quella musica, in quella danza, in quella notte.