10 luglio 2007

Capolinea

(Josh Clark)


Seduta in metropolitana, cuffie nelle orecchie a suonare Billy Joel, un lungo viaggio per andare a prendere una di quelle fregature che te le raccomando (ma lasciamo stare..) ad un tratto ho un'illuminazione.
Uno di quei quesiti universali che sono il fondamento dell'universo e illuminano la giornata.
La voce che scandisce le fermate in metropolitana.
La voce della donna che ci ricorda quando e dove scendere (in italiano e in inglese, è anche bilingue santa claus).
Chi è?
E' viva? Quanti anni ha?
E' un'impiegata Atac? Una brava attrice ingaggiata appositamente? La mamma di un autista?
Prende mai la metropolitana?
"Vienna" rimbomba nei miei padiglioni auricolari senza sosta, eppure la sento quella voce. Compita, controllata, giovanile. 'Azzo, non c'avevo mai fatto caso.
Mi tolgo le cuffie e resto in muta adorazione.
Quasi non respiro, non vorrei disturbarla, farle perdere il filo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per me è semplicemente una tizia incatenata nei meandri della metro. Avete presente il vecchio che nel grandissimo film Waterworld vive dentro la cisterana della petriliera? Ecco, io immagino una cosa simile...

P.S.
Per chi non avesse visto il film...MA CHE CAVOLO CAMPATE A FARE?????MITICO!!!!BELLISSIMO!!!!